Numero 3 - ARTE E CULTURA DELLA POLITICA

La battaglia, la tranquillità

Quadrimestrale, Spedizione in abbonamento postale

EDITORE: Associazione Culturale Progetto Emilia Romagna

Questo giornale convoca intellettuali, scrittori, scienziati, psicanalisti, imprenditori sulle questioni nodali del nostro tempo e pubblica gli esiti dei dibattiti a cui sono intervenuti in Emilia Romagna e altrove, per dare un apporto alla civiltà e al suo testo.
VIKTOR SUVOROV
gia' generale dei servizi segreti militari, autore, fra l'altro, dei libri Stalin, Hitler, La rivoluzione bolscevica mondiale e La mentalita' comunista (Spirali ed.)

UN'IDEOLOGIA DA STUPIDI O DA CRIMINALI

Sono nato in un paese socialista e ho sempre cercato di capire cosa fosse questo socialismo. Ho sempre chiesto ai miei compagni di studio quale fosse la loro concezione di socialismo e non riuscivo mai a ottenere una risposta compiuta. Ho raccolto varie definizioni di socialismo e mi sono accorto che ogni socialista aveva nella sua ideologia un’idea propria, un’idea buona tutto sommato, ma ognuno a modo suo. Ho trovato tuttavia nelle varie definizioni, anche relative a paesi diversi, a programmi socialisti, per esempio tedeschi o inglesi, un tratto comune, qualcosa che li accomunava. Il socialismo può essere sintetizzato con due frasi: “Lavoreremo sempre di meno” e “Riceveremo sempre di più”. Devo dire che il programma è estremamente attraente.
Immancabilmente, se il socialismo mi viene a dire che dovrò dare sempre di meno e riceverò sempre di più, diventerò un suo sostenitore. Tuttavia, ho cominciato a riflettere: ma con questo tipo di socialismo, dove andremo a parare? Ho sempre chiesto ai socialisti: veramente non vi rendete conto che con questo vostro programma distruggerete le basi della società? Infatti, se ovunque si dovesse lavorare sempre di meno e pretendere sempre di più, i paesi sarebbero condannati alla rovina, nel qual caso sareste obbligati, voi socialisti, a abbandonare i vostri splendidi principi socialisti e a parare su altre sponde. Quando pongo questa domanda, la risposta di un socialista può essere: “No, io non mi rendo conto a che cosa porti il mio programma”. E a questo punto io gli dico: “Ma se Lei non capisce cose così elementari non può essere altro che un idiota”. Altri invece mi rispondono: “Sì, noi ci rendiamo conto che con questi nostri programmi arriviamo alla distruzione della società, ma siamo pronti tuttavia a cambiarli, al momento opportuno li cambieremo”. A questo punto non mi resta che obiettare: “Allora voi siete criminali”.
Perciò, quando mi chiedono che cos’è il socialism,o io ho una risposta pronta molto breve: è l’ideologia degli stupidi e dei criminali. Le obiezioni possono essere le seguenti: “Sì, l’idea del socialismo era splendida, era splendida in sé e per sé, il fatto è che Stalin era una cattiva persona”. Oppure: “Si trattava di una splendida ideologia, ma chi ha tentato di applicarla era un criminale”. O ancora spiegano che “Sì, l’idea è splendida, però la colpa risiede nel popolo russo e che l’insufficienza o le manchevolezze del popolo russo ne hanno fatto il disastro che si è rivelato”. Io allora obietto: “Ma perché non ragionate allo stesso modo nei confronti del nazismo? Anche il nazismo aveva delle buone idee, allora anche lì si trattava di una buona idea, solo che Hitler era una cattivo personaggio”. E noi ci chiediamo che cos’è il comunismo? Il comunismo rappresenta lo stadio supremo del socialismo.