La Città del Secondo Rinascimento

Numero 25 - Testimonianza. Materiale di civiltà

Sara Lorenza Giordano
architetto, direttore Comunicazione Istituto Giordano

IL RESTAURO E IL COLLAUDO DEI PALAZZI STORICI

L’Istituto Giordano, nei suoi cinquant’anni di attività, è stato incaricato del collaudo di importanti palazzi storici in varie città d’Italia, contribuendo così non solo alla conservazione del bene ma anche alla possibilità di renderlo funzionale e di garantire la sicurezza di chi ne avrebbe usufruito. Quali problemi intervengono in questi collaudi?

Le indagini diagnostiche e i collaudi in opera su materiali e strutture hanno come obiettivo l’acquisizione dei parametri qualitativi e quantitativi necessari a formulare un progetto di conservazione, recupero o riqualificazione della funzionalità del costruito.

Gli interventi sono indirizzati, in tutti i casi, a fornire, con l’ausilio della tecnologia più avanzata, la valutazione dello stato di conservazione dei materiali e del grado di resistenza dei particolari costruttivi.

Le indagini possono essere estese da un singolo elemento strutturale che necessiti di una diagnosi approfondita a interi complessi edificati che vengono in tal modo classificati e catalogati in relazione a parametri diversi quali tipologia costruttiva, degrado dei materiali, dissesto statico, stratificazione storica e così via.

La conoscenza specifica e la grande esperienza nell’uso delle tecniche di indagine semidistruttive e non distruttive permettono, ad esempio, di ricostruire la geometria e la tipologia di solai piani o voltati, siano essi in latero-cemento, cemento armato, legno, acciaio o laterizio, nonché di valutarne lo stato di conservazione e le caratteristiche fisico-meccaniche.

Premesso ciò, è chiaro che i problemi più grandi nell’effettuare questo tipo di prove viene proprio dalla conservazione del bene immobile, spesso sotto la tutela dei Beni Culturali. Ciò significa utilizzare tutte quelle tecniche di indagine che permettono di ottenere i risultati strutturali senza compromettere il manufatto. Tra le varie tecniche di indagine non distruttive, possiamo citare i martinetti piatti, per la verifica della resistenza meccanica delle murature, gli ultrasuoni, per la verifica degli eventuali difetti strutturali all’interno di murature, di pali per fondazione e di colonne portanti, e le indagini endoscopiche, che permettono di vedere le dimensioni e le forme delle strutture nascoste.

Naturalmente, ciascun restauro ha necessità di un approccio studiato e ponderato, per valutare insieme al progettista quali sono gli elementi da analizzare e soprattutto quale tecnica scegliere per l’ottenimento dei dati.

Può citare qualche caso concreto di collaudo in opera di palazzi storici?

L’Istituto Giordano ha eseguito negli anni diversi interventi propedeutici al restauro o alla conservazione di patrimoni storici dell’architettura italiana. Fra questi, posso ricordare le prove sulla muratura della torre grossa di San Gimignano, con l’uso di martinetti piatti, tecnica non invasiva che permette di conoscere, attraverso un dispositivo oleodinamico, la resistenza a compressione della muratura in questione.

Un altro bellissimo e recente intervento è stata la prova di resistenza all’aria, acqua e vento delle grandi vetrate artistiche del Museo nazionale di storia naturale a Venezia. Per l’occasione si dovette ricreare sul posto una stazione di prova simile a quelle che abbiamo in laboratorio, circoscrivendo all’interno di un “cassone di prova” la grande vetrata composta da diciotto finestre.

Infine, vorrei citare il recentissimo restauro della Rotonda sul mare, che tutti ricorderanno per la famosa canzone di Fred Bongusto, ma che in realtà si riferiva a un edificio costruito negli anni trenta nel mare di Senigallia, che è stato totalmente restaurato e per l’occasione sono stati utilizzati materiali nuovi e innovativi, come le passerelle in vetro-acciaio che, prima della loro messa in esercizio, abbiamo testato e collaudato in sito con prove di carico.

Per il terzo anno consecutivo l’Istituto Giordano ha organizzato il convegno internazionale sul tema della Marcatura CE, che si terrà il 27 settembre e di cui i nostri lettori avranno un resoconto nel numero di dicembre. Ma può darci qualche anticipazione sulle novità?

Premesso che l’anno 2007 aprirà un biennio molto caldo per tutta la filiera di produttori e/o distributori di serramenti, dovuto all’ingresso di questo prodotto nella cogenza della Marcatura CE, l’Istituto Giordano ha pensato di farsi promotore di tutte le informazioni di cui il mondo dell’industria necessita per affrontare al meglio i propri obblighi di legge. Nel panorama che ormai ci vede in prima linea nell’informazione tecnica, convegnistica e formativa, questo convegno ha l’obiettivo di affrontare in maniera esaustiva, avvalendosi dell’intervento dei maggiori esperti internazionali di settore, come esponenti di Commissione Europea, UNI, Ministero dello Sviluppo Economico, CNA e IFT, oltre che, naturalmente, Istituto Giordano, tutte le domande e risposte sulle responsabilità civili e penali che i produttori devono affrontare. Come in tutte le novità nel settore edile, non mancheranno opinioni e punti di vista differenti, tali da stimolare un dibattito costruttivo ed efficace.