La Città del Secondo Rinascimento

Numero 20 - La scienza, l'arte, la poesia

Sara Lorenzo Giordano
architetto, direttore Comunicazione Istituto Giordano

COME QUALIFICARE L'IMPRESA EDILE E I SUOI PRODOTTI

Intervista di Anna Spadafora

L’Istituto Giordano, ente privato di certificazione, offre alle imprese prove e test oggi indispensabili per vari settori, con particolare attenzione al settore edile, in cui vanta un parco strumenti unico in Italia. Ma com’è sorta l’idea di un’impresa in grado di garantire la qualità di prodotti e materiali, cinquant’anni fa, quando nel nostro paese le certificazioni erano ben lontane dall’attuale obbligatorietà?

Se si guarda indietro e si osserva la strada che è stata percorsa per arrivare a quello che ora è l’Istituto Giordano, ci si rende conto di quanto lontano fosse il mondo industriale, culla di questa impresa a dir poco pionieristica.

In pieno boom edilizio degli anni sessanta, uno studio di progettazione d’impianti di riscaldamento, fondato da Vito Lorenzo Giordano e da sua moglie, si rese conto che i dati forniti dai produttori di macchine e apparecchiature per il riscaldamento erano assolutamente insufficienti. Per ovviare alla mancanza di tali dati, si pensò di realizzare un primo embrione di laboratorio, che fungeva da corredo alle attività di progettazione. Naturalmente, l’idea innovativa fu talmente importante da diventare, nel giro di poco tempo, d’interesse dei produttori e da far prevalere l’attività di laboratorio su tutte le altre.

L’embrione dell’Istituto Giordano è legato al settore termotecnico e idraulico, ma in una decina di anni le caratteristiche che lo contraddistinguono tuttora, ovvero la multidisciplinarietà delle proprie attività offerte da quindici laboratori, si sono delineate e affiancate all’attività di ricerca e di certificazione.

Oggi possiamo dire che quell’idea, che fu nella testa del fondatore dell’Istituto Giordano, a distanza di quasi cinquant’anni dalla sua fondazione (era il 1959), è ancora attuale e le nuove Direttive in materia di certificazione – come per esempio la Direttiva Prodotti da costruzione (89/106/CEE) – la confermano, attuando la cogenza alla marcatura CE, primo scalino per la sicurezza dei prodotti.

I certificati emessi dall’Istituto Giordano, che si sostituisce agli enti pubblici dai quali ha ottenuto tutti gli accreditamenti richiesti negli anni, sono riconosciuti e apprezzati in ambito internazionale. Oltre alle certificazioni obbligatorie di sistema e di prodotto, l’Istituto offre la certificazione volontaria di prodotto. Qual è il vantaggio per le imprese che la scelgono?

La certificazione di prodotto non è altro che la dimostrazione oggettiva, tramite l’ausilio di un ente terzo indipendente, che il proprio prodotto ha determinate caratteristiche e soprattutto che le mantiene con il tempo nella propria produzione.

Un’azienda che vuole contraddistinguersi dai suoi concorrenti, o che vuole dare un valore aggiunto al proprio prodotto, può scegliere la strada dei marchi volontari che conferiscono “qualità” al prodotto perché non si limitano ai requisiti essenziali di sicurezza (come avviene per la marcatura CE), ma analizzano prestazioni aggiuntive che in alcuni casi possono essere determinanti per la scelta di un prodotto. Un esempio significativo è quello delle “porte blindate”, che stanno entrando in obbligo di marcatura CE: paradossalmente, il requisito “antieffrazione” non rientra nei parametri di sicurezza del marchio CE, di conseguenza, se è presente solo questo marchio, l’acquirente finale non può sapere se il prodotto acquistato è efficace per tenere fuori casa i ladri.

La marcatura CE è un mezzo per qualificare il proprio prodotto, ma può anche portare il mercato ad appiattirsi sui valori minimi, di conseguenza, quando tutti avranno marcato il proprio prodotto e si ritroveranno sullo stesso livello, sarà inevitabile passare allo scalino superiore, rappresentato appunto dai marchi volontari.

Si dice che la qualità ha un costo. Ma quanto costa la non qualità, in termini di danno reale e danno d’immagine, soprattutto nell’edilizia, dove si costruiscono opere che in teoria dovrebbero avere vita secolare?

Si parla tanto di costi della certificazione e molte aziende si preoccupano di quanto la nuova Direttiva sui Prodotti da Costruzione (89/ 106/CEE) influirà economicamente. Ma, se da una parte c’è l’obbligo di ricorrere agli Organismi Notificati per eseguire test e certificazioni ai fini della marcatura CE, nessuno poi si preoccupa di quanto un prodotto non certificato possa aver inciso negativamente su un manufatto e sulla sua durabilità.

Finora, o meglio finché non è stato redatto il nuovo Testo unico per le costruzioni (14 sett. 2005), abbiamo assistito al proliferare di casi in cui l’edificio, realizzato con economie imputabili spesso alla scelta dei materiali, non sempre qualificati, negli anni ha dato problemi la cui soluzione ha richiesto l’investimento di ulteriori capitali, portando allo scontento del consumatore finale, che ha acquistato casa ignaro del processo produttivo che ha determinato il bene.

Con il nuovo Testo unico per le costruzioni, si sono introdotti parametri legati al concetto di garanzia della qualità, di durabilità dell’opera e di qualificazione del prodotto che rendono di fatto la marcatura CE obbligatoria.

Ciò significa che l’opera non è più progettata indipendentemente dai materiali che la realizzeranno, ma nei compiti del Direttore dei Lavori ci sarà anche quello di un’oculata scelta e un controllo delle certificazioni per soddisfare il requisito essenziale di resistenza meccanica e stabilità, nel caso in cui i prodotti siano considerati per uso strutturale. L’approfondita conoscenza delle azioni e delle resistenze porta alla maggiore sicurezza delle costruzioni e a un loro minor costo. La marcatura CE è un’occasione di crescita per tutto il comparto edile, perché la casa del futuro sia sempre più sicura.

In che modo e con quali servizi l’Istituto Giordano contribuisce alla sicurezza e alla qualità degli edifici e, di conseguenza, alla vita della città?

Se immaginiamo la città come un corpo le cui parti sono gli edifici, che a loro volta sono composti da prodotti, allora riusciamo a legare il beneficio della certificazione del singolo elemento al benessere totale della struttura che lo contiene.

Proprio per dare un contributo in questa direzione, l’Istituto Giordano, con cinquant’anni di esperienza nel campo delle costruzioni e oltre 215.000 certificati emessi, mette in campo il proprio bagaglio di esperienze nei vari settori dell’edilizia attraverso i test di prova, le certificazioni di Sistemi Aziendali, la ricerca intesa come analisi e sviluppo di tecnologie nuove e/o miglioramenti di prodotti già esistenti e, infine, le indagini e i collaudi in opera sugli edifici già esistenti.