La Città del Secondo Rinascimento

Numero 13 - Le donne, l'impresa, la comunicazione

Noam Hirsch
Kelo International Inc., USA

COME AVVIARE UN'ATTIVITÀ

Intervista di Carlo Marchetti

L’imprenditoria in campi innovativi sta acquisendo sempre più importanza non solo per i settori d’intervento, ma anche per l’ampliamento costante dell’attività. Tra questi, il knowledge working è sempre più presente. Knowledge working come trasferimento, o messa a disposizione, di conoscenze e di risorse per la riuscita e lo sviluppo d’individui e d’imprese. Un’applicazione interessantissima è quella messa a disposizione dalla Kelo International Inc. per le ditte italiane che intendono aprire un’attività negli Stati Uniti. Quest’azienda, con sedi a New York, Bologna, Roma, ha sviluppato molti criteri, interessanti e originali, che sembrano sfiorare il brainworking, per consigliare e accompagnare le ditte che intendono intraprendere in qualsiasi Stato dell’Unione. Abbiamo incontrato un suo rappresentante, Noam Hirsch. Nato a Haifa, in Israele, ma da moltissimi anni residente a Bologna, ha tratto grande esperienza dal suo precedente commercio con altri paesi, Israele in particolare, che gli ha fatto comprendere l’importanza dell’orientamento e dell’acquisizione di notizie e di saperi specifici di ciascun paese per meglio affrontare un’attività. Con lui lavora, presso la sede di New York, l’avvocato Alberto Quartaroli Nadel, che segue, tra gli altri compiti, la parte tecnica dell’impresa. Può dirci più in dettaglio come interviene la Kelo con le aziende che intendono aprire un’attività negli Stati Uniti?

Kelo International Inc., nella sua sede di Park Avenue 445, New York, mette a disposizione la sua vastissima esperienza per assistere e rappresentare le società italiane interessate ad aprire o a consolidare un’attività commerciale, mediante una gestione diretta quali rappresentanti commerciali all’estero o come agenzia per gli USA o altre aree geografiche. L’azienda viene introdotta in maniera graduale, senza grossi investimenti iniziali, sfruttando la nostra consolidata esperienza in quasi tutti i settori del mercato americano.

Come avviene quest’introduzione nel mercato americano?

Verifichiamo, innanzi tutto, sul campo la fattibilità della commercializzazione, portando gl’interessati direttamente alla fonte, grazie ai rapporti che abbiamo instaurato con buyers, uffici acquisti di grosse catene di distribuzione, grandi magazzini e supermercati. Le nostre relazioni si estendono all’industria, soprattutto multinazionali, in particolare di macchinari industriali. 

Come prosegue la vostra assistenza alle aziende italiane?

Ci avvaliamo di esperti di vendita, commercialisti con competenze di contabilità italiane e americane; inoltre, di esperti di consulenza legale, d’impresa e tecnico-ingegneristica. L’assistenza avviene utilmente in un’unica struttura. Nell’ambito della rappresentanza commerciale, seguiamo le operazioni di scrittura contabile, la documentazione doganale e il trasporto merci, il sistema dei pagamenti, il coordinamento tra agenti e sub-agenti, la creazione di reti di vendita, i rapporti con acquirenti, fornitori, importatori, distributori, la partecipazione a fiere ed eventi promozionali. L’assistenza legale concerne ciascuna fase, tra cui la contrattualistica internazionale e la negoziazione commerciale e finanziaria con operatori americani. Disponiamo di grande esperienza nella registrazione di marchi e brevetti, nella business immigration e nel diritto del lavoro, oltre alla fiscalità e al recupero crediti.

Offrite ai vostri clienti anche ulteriori tipi d’intervento?

Certamente. Tra essi, quelli sulla normativa americana delle certificazioni tecniche di qualità e sicurezza, tra cui quelle sugli alimenti, molto importanti per l’industria alimentare italiana (siamo registered agent della FDA per lo Stato di New York). Quelli di business consulting, di due diligence e di mergers & acquisition, di valutazioni ai fini antitrust, e di corporate governance. Abbiamo consolidato una forte rete di contatti con i maggiori operatori di Private equity e di Venture capital, oltre alla nostra consolidata esperienza in fundraising. Ricordiamo che Kelo, che può essere contattata ai numeri 001-516-9842673 e 001-516-6560855 di New York, collabora con la Cornell University e con altre università, anche in progetti di ricerca effettuati da studenti.