La Città del Secondo Rinascimento

Numero 32 - Istanza di qualità

Serena Tassinari
titolare della Pellicceria Tassinari, vicepresidente dell'Associaizone Il Mondo di Brenda

IL MONDO DI BRENDA PER I BAMBINI DEL KENYA

Come leader e fondatrice dell’Associazione Il mondo di Brenda, può raccontarci che cosa è stato costruito nell’arco di un anno, anche grazie al contributo degli associati e di vari simpatizzanti, soprattutto nell’ambito medico?

In questo anno abbiamo raccolto quasi ventimila euro, dieci dei quali sono stati investiti per l’istruzione dei bambini dell’orfanotrofio, che oggi possono frequentare una scuola privata di Muyeie, gestita da indiani, in cui imparano tre lingue e l’uso del computer; al termine degli studi hanno una formazione in vari settori che consente loro di dare un contributo al proprio paese.

Il Mondo di Brenda quindi non offre solo la possibilità di frequentare la scuola primaria?

Paradossalmente, i bambini che seguiamo noi sono emarginati dalla loro scuola primaria, dove l’insegnamento è molto approssimativo: basti pensare che le loro classi sono formate da un centinaio di bambini di diverse età. Il nostro scopo quindi è quello di offrire loro una scolarizzazione adeguata in modo che poi possano accedere alle scuole superiori.

Questa iniziativa è nata con lei a Bologna...

Quando, cinque anni fa, alcuni amici e io siamo arrivati in Kenya, abbiamo trovato questi bambini in condizioni veramente pietose, perciò abbiamo avviato una collaborazione con Mamma Liliana, una signora che trascorre in Africa la maggior parte dell’anno per occuparsi dei bambini, e con l’Associazione Mamma Anacuia, che vuol dire “Mamma, ritorna”. Potevamo proseguire da soli, ma questo avrebbe richiesto ingenti risorse economiche che non avevamo a disposizione, perché l’importo annuale necessario per assicurare cure mediche e strutture ai bambini era di circa settantamila euro. Allora, per incominciare, siamo partiti da piccole cose che poi, pian piano, sono diventate sempre più grandi quando siamo arrivati a ricevere un contributo globale di ventimila euro, che oggi garantisce ai bambini l’istruzione privata e la possibilità di portare avanti il prossimo progetto per l’acquisto del terreno sul quale costruire una scuola professionale. Come abbiamo edificato l’orfanotrofio, così costruiremo una scuola di specializzazione in modo da offrire la possibilità di apprendere lavori artigianali a quei ragazzi che non intraprendono gli studi universitari.

Quali sono le attività di promozione finalizzate a far conoscere Il mondo di Brenda?

Il mondo di Brenda è una realtà che incomincia a essere nota e apprezzata soprattutto da coloro che credono sempre più nel nostro progetto, perché hanno avuto modo di constatare come lavoriamo e sanno che le risorse economiche che raccogliamo vengono completamente impiegate per l’Associazione, la quale non ha strutture intermedie da retribuire.

La nostra Associazione, che opera letteralmente per la vita di questi bambini, seguiti e curati costantemente, anche con l’aiuto di Medici senza Frontiere, è aperta a tutti coloro che credono in quello che stiamo facendo. Tra questi bambini c’è anche Brenda, una bimba malata di Aids, per la quale non sappiamo quanto potranno servire le cure mediche, ma è certo che noi le assicuriamo una vita dignitosa.

Devo dire che ho la fortuna di poter cogliere spesso la generosità della gente che ha dato un apporto al progetto, e quanti vorranno darlo possono chiamarmi, in qualsiasi momento, al numero 348.3162545. Ci sono diversi modi per contribuire al Mondo di Brenda: per esempio, un’azienda ci ha regalato diecimila cappelli di paglia, che abbiamo venduto simbolicamente a un euro ciascuno: il costo del sostentamento di un bambino per un giorno. Per aderire al Mondo di Brenda, si può anche inviare un versamento sul conto dell’Associazione, che quest’anno, ripeto, si propone l’obiettivo di costruire la scuola di specializzazione.